FAGIOLO DELLA REGINA DI GORGA

FAGIOLO DELLA REGINA DI GORGA
Il Fagiolo della Regina di Gorga è un’antica varietà di fagiolo bianco rampicante, coltivata nel borgo di Gorga, frazione di Stio, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, in Campania. Riconosciuto come Presidio Slow Food nel 2020, questo legume è apprezzato per le sue caratteristiche organolettiche uniche e per la sua storia legata alla tradizione locale.
Area di origine
Gorga (SA)
Area diffusione
Agro di Stio
Rischio di estinzione
il Fagiolo della Regina di Gorga è considerato a rischio di estinzione. Questo legume, un ecotipo bianco rampicante originario del borgo di Gorga (frazione di Stio, nel Cilento), ha rischiato di scomparire a causa dello spopolamento rurale, dell’abbandono delle pratiche agricole tradizionali e della competizione con varietà più produttive
Come puo’ essere consumato
Grazie alla sua consistenza cremosa e al sapore delicato, il Fagiolo della Regina di Gorga è versatile in cucina:
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Zuppe e minestre: perfetto per piatti come la tradizionale “ciccimmaretati”, una zuppa cilentana con legumi e cereali.
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Pasta e fagioli: si abbina bene con paste corte o lagane.
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Insalate: ottimo anche freddo, condito con olio extravergine d’oliva e prezzemolo.
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Abbinamenti tradizionali: si sposa con castagne o cozze, secondo le ricette locali.
Sagra del prodotto
La sagra si tiene annualmente nel borgo di Gorga, frazione del comune di Stio (SA), nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. L’evento è organizzato per valorizzare e promuovere il Fagiolo della Regina, riconosciuto come Presidio Slow Food.