CICERCHIA DEI CAMPI FLEGREI

CICERCHIA DEI CAMPI FLEGREI

La cicerchia dei Campi Flegrei è un legume antico, coltivato sin dall’epoca romana nelle zone vulcaniche a nord di Napoli, come Bacoli e Procida. Conosciuta come cicercula, era un alimento fondamentale per le famiglie contadine fino agli anni ’60.

  • Aspetto: semi tondeggianti, schiacciati e spigolosi, con sfumature dal grigio al marrone chiaro.

  • Sapore: polpa granulosa e decisa, con note che richiamano la terra vulcanica di origine.

  • Valori nutrizionali: ricca di proteine, amido, vitamine B1, B2 e PP, calcio, fosforo e fibre.

Area di origine

areale Bacoli (NA)

Area diffusione

tutta la provincia di Napoli

Rischio di estinzione

la cicerchia dei Campi Flegrei è a rischio estinzione, oggi coltivato da pochissimi agricoltori. La sua coltivazione è stata abbandonata per motivi economici, ma è stata riconosciuta dalla Regione Campania come varietà a rischio. Sono in corso progetti di recupero e valorizzazione, ma la sua sopravvivenza dipende anche dal sostegno dei consumatori e dalla promozione della biodiversità locale.

Come puo’ essere consumato

La cicerchia dei Campi Flegrei è un legume molto versatile e gustoso, protagonista di piatti tradizionali e anche di ricette moderne.

  • Zuppe contadine: la preparazione più classica. La cicerchia viene cotta lentamente con verdure di stagione, olio extravergine d’oliva, aglio, rosmarino e a volte guanciale o lardo.

  • Minestra di cicerchie: arricchita con cavolo nero, cicoria, scarola o bietole. Piatto nutriente e ricco di fibre.

  • Pasta e cicerchie: variante rustica della classica pasta e ceci. Spesso preparata con formati di pasta spezzata (tipo maltagliati o lagane).

Sagra del prodotto

Attualmente, non esiste una sagra dedicata esclusivamente alla cicerchia dei Campi Flegrei. Tuttavia, questo legume tradizionale è spesso protagonista in eventi enogastronomici locali che celebrano i prodotti tipici del territorio.

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